Le Acque
Le acque di Santa Cesarea Terme appartengono al gruppo delle Salso–bromo-iodiche-solfuree-fluorurate e rappresentano un patrimonio naturale tra i più importanti nell’idrologia medica perché estremamente attive da punto di vista terapeutico.
Centro di cura e soggiorno frequentato sin da gli inizi del secolo, Santa Cesarea Terme oggi è entrata di diritto nel novero delle stazioni termali e turistiche del sud più attrezzate e competitive.
La società termale, in questi ultimi anni si è indirizzata verso scelte di qualificazione nel campo scientifico e strutturale: conta già da qualche anno sulla collaborazione con alcune università ed istituti di ricerca che hanno orientato le scelte innovative della stazione termale.
Il centro inalatorio è oggi dotato di una valida ed attrezzata struttura diagnostica e di moderne apparecchiature per aerosol, inalazioni, polverizzazioni che garantiscono la massima efficacia terapeutica.
Il centro fango–balneo terapeutico, completamente ristrutturato, consente una più confortevole effettuazione della cura.
Le acque salso–bromo–iodiche–solfuree–fluorurate sono le più attive in assoluto nelle patologie delle alte e basse vie respiratorie: riniti, sinusiti, faringiti, tracheiti, tonsilliti, adenoiditi, bronchiti croniche ed enfisema polmonare.
Nell’adulto, nell’anziano e soprattutto nel bambino la terapia inalatoria con acque salso–bromo–iodiche–solfuree–fluorurate è in grado di risolvere radicalmente quello stato carenza delle difese che determina, specialmente nei mesi invernali, il ripetersi di affezioni delle vie respiratorie favorite anche dal sempre più diffuso fenomeno dell’inquinamento atmosferico.
Il gas solfureo che si libera dalle acque di Santa Cesarea è utilizzato per la prevenzione e la cura di una delle più frequenti cause di sordità: la sordità rinogena.
Per le patologie dell’apparato locomotore le acque di Santa Cesarea Terme, utilizzate in sinergia con i fanghi naturali, hanno una indicazione privilegiata: vengono trattate infatti artrosi localizzate e diffuse, dolori vertebrali e muscolari, postumi di traumi ed interventi chirurgici.
L’efficacia di queste acque nella cura, o meglio, nella prevenzione di molte malattie della sfera genitale femminile (vaginiti, annessiti, disturbi del ciclo), è conosciuta da tempo ma non sufficientemente sfruttata dalle donne.
Nella denominazione di queste acque compare il bromo, elemento a cui è riconosciuto dalla scienza medica un effetto sedativo: l’utilizzo di queste acque sotto forma di bagno nelle forme di affaticamento e di stress accompagnate da agitazione ed insonnia, trova la sua giusta applicazione.
Queste acque salutari sono tra le più utilizzate ed efficaci nel trattamento delle patologie dell’epidermide, in particolare della psoriasi, determinando in generale un miglioramento evidente in termine di salute e di aspetto.
Da qualche anno acque e fanghi, opportunamente adattati, vengono utilizzati anche in un moderno centro di medicina estetica, dove si cerca di dare risposta alla sempre insistente domanda di attenzione per la propria immagine esteriore.
Analisi Fisico – Chimiche delle Acque di Santa Cesarea Terme
(Effettuate il 02/05/2020) Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Scienze Chimiche Cattedra di Chimica Analitica
DATO | VALORE |
---|---|
Temperature dell’acqua al prelievo | 31,8 C° |
pH a 31,1 C° | 6,90 |
Conducubilità elettrica specifica a 20 C° | 55,35 mS/cm |
Residuo Fisso a 180° | 41,60 g/l |
Silice | 13,7 mg/l |
Calcio | 1.326 mg/l |
Magnesio | 1.280 mg/l |
Sodio | 12.085 mg/l |
Potassio | 431,1 mg/l |
Cloruri | 24.895 mg/l |
Solfati | 2.995 mg/l |
Idr. solfato (grado solfid) | 14,7 mg/l |
Caratteri Organolettici:
limpida, incolore, di sapore salino ed intenso odore di idrogeno solforato.
Classificazione secondo il Decreto Legislativo 25/01/92 N° 105
Acqua Minerale Solfurea
Sezione di Microbiologia
Analisi Batteriologica
In base ai risultati batteriologici ottenuti, ai sensi dei Decreti Ministeriali
del Ministero della Sanità del 12/01/93, l’acqua minerale in esame risulta
batteriologicamente pura, quindi idonea per gli usi consentiti.
Il Responsabile della Sezione di chimica
Prof. Luigino Troisi